Questo è il libro più triste della mia collezione. Me lo ha regalato una persona alla quale, avevo giurato a me stesso, sarei stato per sempre riconoscente, qualsiasi cosa fosse successa. Ma lei è riuscita a distruggere completamente l'immagine che io avevo di lei. Di questo libro ne ho 2 copie "identiche", neanche volendo potrei riconoscere quale sia quello che mi ha regalato lei e quale sia quello che ho comprato io. Quindi, questo libro è particolare poichè è l'unico libro della mia collezione ad essere un libro qualsiasi, come milioni di altri libri
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STORIA DELLA EDIZIONE TAMAHAQ HOGGAR IN CARATTERI TIFINARS DEL PICCOLO PRINCIPE
“Il Piccolo Principe” nella lingua dei Tuareg del deserto di Hoggar o Tamahaq, scritta
con caratteri tifinars vide la luce grazie ad una donna eccezionale, Micheline Mouchan
(1897-1983). Stabilitasi a Tamanrasset, Algeria, ebbe l’idea della traduzione de “Il
Piccolo Principe”, che era la sua opera preferita di Antoine de Saint Exupéry e che lei
aveva conosciuto personalmente ed al quale progetto lavorò per più di tre anni. Per lei,
la poesia e la filosofia di questa opera ricordavano quelle dei Tuareg ed il piccolo pianeta
dove Il Piccolo Principe viveva le ricordava il deserto del Hoggar. E cosi lo fece sapere
alla madre di Saint Exupéry attraverso di una relazione epistolare, che lei poi mantenne
per la traduzione e l’edizione dell’opera.
Conosciuta come “Tante Miche” (Zia Miche) amò profondamente i tuareg ai quali
dedico la sua vita.
“Il Piccolo Principe” è il primo libro tamaheq stampato con caratteri tifinag e fu tradotto
in questa lingua, di ancora ignote origini, da Abdelkader ben El Hadj Ahmed, il “Kodja”, o interprete, della zona nella quale nella quale viveva la Signora Mouchan, con la collaborazione di due donne tuareg: Demla ould Ehsu e Fatima ould Bouketta.
“Il Piccolo Principe” in lingua tuareg di Hoggar consta solo di pochi capitoli del libro, poiché la lettura dei caratteri tuareg è complicata e poco fluida, per l’assenza di vocali e per la carenza di gran parte delle parole che in francese sono normali, come “principe”. In effetti, il traduttore utilizzò la parola “Ag Tobol”, che significa “colui che ha diritto all’eredità”. La realtà è semplicemente, tra i tuareg, il concetto di “principe” semplicemente non esiste.
Micheline Mouchan ebbe l’idea della pubblicazione di testi tuareg sia per fare conoscere e preservare, la poesia e le leggende del popolo tuareg, quanto per poterli aiutare in tempi di penuria o di fame.
L’opera fù stampata a Parigi, dalla Impremerie Nationale de France, nell’anno 1958 sotto incarico della “Organisation Commune des Régions Sahariennes”.
Alla sua morte, il 24 Giugno 1983, Michele Mouchan fù sepolta nel cimitero cristiano di Tamanrasset, dove riposa da allora, nella terra che tanto amò.
(Informarmazioni cortesemente fornite da Fuencisla Gozalo.)
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Ad Donker pubblicò nel 1951 la prima edizione del Piccolo Principe in olandese.
Detta edizione constava di 5.000 copie della quali 2.500 furono rilegate in copertina di colore grigio e messe in vendita,
mentre le altre 2.500 rimasero, ancora da rilegare, in tipografia.
Nonostante i numerosi articoli della stampa che elogiarono la pubblicazione dell' opera di Antoine de Saint Exupery,
la prima edizione olandese fu un assoluto insuccesso. Cosi, il Signor Donker avendo necessità di denaro (come quasi sempre si trovano la maggior parte degli editori)
decise di vendere le altre 2.500 copie che ancora dovevano essere rilegate ad un ditta specializzata nell'acquistare a basso prezzo i libri che gli
editori non riuscivano a introdurre sul mercato.
Queste 2.500 copie furono rilegate con copertina rossa dai repsonsabili dell'azienda e messe in vendita nel 1954 o nel 1956.
Fù solo nel 1958, con la edizione tascabile, che Ad Donker conseguì un successo di vendite con Il Piccolo Principe.
Per tutto questo si può dichiarare che la vera prima edizione olandese di Ad Donker è quella rilegata con copertina grigia.
Nota di Fuencisla Gozalo.
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